Thursday, May 22, 2008
Saigon lascia Atlantic
E' finita l'avventura di Saigon come artista dell'Atlantic Records, etichetta alla quale aveva firmato nel 2004. Diverse le cause, tra le quali i continui ritardi nel far uscire il suo album di debuto...oltre al fatto che non si sentiva trattato bene e seguito con l'attenzione che meritava (come budget per il video gli diedero $18'000, mentre ad artisti come Plies $100'000).
Se andate su www.themegatrondon2.com potete sentire un suo pezzo nuovo: Believe It
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piccola differenza di budget per il video..ahahahahaha!
ReplyDeletedusk
Saigiddy is the truth e con un album prodotto al 90% da Blaze beh...I smell classic
ReplyDeleteCmq hanno detto che gia stanno valutando diverse altre offerte....
ReplyDeleteBeh, mi pare anche giusto che se ne sia andato...Se fossi uno di quei cosiddetti "squali discografici" farei la stessa cosa dell'Atlantic, ovvero investirei piu' soldi su Plies che adesso sta andando fortissimo e sicuramente puo' vendere molte piu' copie di Saigon......pero' personalmente tra l'ennesimo artista dirty south e un disco prodotto interamente da just Blaze con un rapper come Saigon (che è 100 volte piu' bravo d Plies) scelgo 100.000 volte Saigon.....sara' uno degli album piu' belli del 2008
ReplyDeleteJordan
Purtroppo pero' all'Atlantic chi comanda non e' uno che la pensa come noi ed ha i gusti nostri. Magari alcuni A&R ed altri che lavorano li si...ma chi decide e' probabilmente uno di 40-50 anni che deve solo far entrare piu' soldi possibili ad Atlantic Records, per tenere il suo posto di lavoro e fare bene il suo lavoro. Perche' se non c'e' Plies che gli fa guadagnare i soldi, non ci sarebbe neanche Saigon o l'Atlantic in generale. Specialmente con il calo in vendite del mercato attuale.
ReplyDeleteE' questo che la gente che scarica gratis non capisce. Se l'etichetta sa che (come 4-5 anni fa) se fa uscire Saigon magari vende 500'000 copie, allora ci s'impegna e ci investe (tanto aveva altri che cmq vendevano 1-2 millioni di copie).
Oggi invece sa che se fa uscire un artista tipo Saigon vendera' 60'000-70'000 copie....come cazzo fa ad essere invogliata a dedicargli tempo, soldi, ecc?
L'internet e' come una bacchetta magica....puo' essere una cosa molto utile, ma nelle mani sbagliate puo' creare un sacco di danni.
"Help save Hip Hop....go buy a cd today." ©
Parole sante....d'altro canto pero' posso dirti che se c'è chi compra Plies allora potrebbe esserci anche chi compra Saigon...il discorso è che l'hip hop che va di moda in questo momento è quello che fanno i vari Plies, Lil Wayne, Soulja Boy e altri 1000 artisti senza personalita'...adesso, io non voglio fare la parte di quello che fa i discorsi sul commerciale e non commerciale e d'altronde capisco anche che non possono esistere solo 9th Wonder,Premier,Alchemist e Just Blaze...Lil Jon ci puo' stare benissimo anzi il dirty south a mio avviso spacca 'na cifra (e poi anche lui usa i campioni come i produttori piu' classici)...il problema è che come riferimento musicale in Amercia ormai c'è solo ed esclusivamente quel modello la'... non dico che l'hip hop è morto (anzi è vivo piu' che mai e non morira' mai)pero' c'è bisogno che la scena di New York torni ad essere il punto di riferimento come era fino a una cinquina di anni fa, anche perchè i maestri veri stanno la'....
ReplyDeleteJordan
Mah obiettivamente li è tutto biz. Ha ragione e-money quando ha fatto lo spiegone su come funziona la scelta dell'artista da pubblicare presso l'Atlantic. Io comunque credo a volte che qui in italia vediamo problemi che in america neanche si percepiscono...forse sbaglio...ma l'hip hop è sempre stata la musica della gente e se questa sceglie un piles piuttosto che un saigon piuttosto che un lil wayne o che ne so io, c'è un motivo. Chiaramente i puristi esistono, chiaramente non tutti hanno gli stessi gusti, ma se ci sono artisti che vendono di più in un certo momento è chiaro che le etichette puntano maggiormente su di loro. Se domani Lil wayne inizia a fare schifo e c'è un'inversione di tendenza di mercato, state sicuri che Saigon avrà un budget enorme per i video e venderà molte piu copie di quanto potenzialmente farebbe ora. Il mercato discografico e il suo andamento hanno ritmi e tendenze complicate da comprendere.C'è gente che ci studia anni.
ReplyDeleteDusk
Si è vero sono d'accordo anche con questo, avevo detto la stssa cosa nel primo intervento che ho fatto...diciamo che in questo momento si tratta di tutte queste cose messe assieme....pero' come hai detto anche tu li è tutto showbiz io non stavo parlando del fatto che internet rovini la musica o sul fatto che certi artisti in un determinato momento facciano piu' soldi di altri (era cosi anche prima)....il fatto ti ripeto è che ormai l'hip hop si è canonizzato parecchio nel senso che come si puo' vedere anche artisti che schifavano il dirty south come Jay-z (vedi tracce come Hello Brooklyn con Lil Wayne) ma ancora di piu' Fat Joe (che prima era hardcore e adesso è passato a fare featuring con lil wayne,Plies, Rick Ross...) adesso hanno invertito la tendenza e devono per forza vere almeno una o due tracce dirty south nei propri dischi.....io li non ci abito quindi non posso spiegarti come funziona (x quello c'è E-Money) ma l'impressione che si ha vedendo da un altro paese è che si sia perso quel gusto per l'origine e per le vere radici..Ed ecco che a questo punto Saigon non vende, Method Man non viene neanche piu' preso in considerazione alla def jam, Nas non vende....di certo non si muoiono di fame..pero' io ho visto anche il modo di vestirsi di chi fa rap in America...adesso c'è una marca che va di moda che si chiama Ed Hardy che tutto sembra tranne che hip hop, oppure si metttono cose attillate, magliette coi teschi, la scena ormai in gran parte è tutta cosi....
ReplyDeleteJordan
Però il punto è un altro.noi in Italia non abbiamo il potere di dire cosa è hip hop e cosa no, nei confronti del'america. Li sono gli originatori, li stabiliscono tutto.
ReplyDeletenon è che ora sono tutti meno hip hop puro, è sempre hip hop quello che senti, solo che chiaramente il tempo passa e le cose si evolvono...sarebbe sbagliato nel 2008 ragionare come se fossimo nel 98...nel mezzo ci sono 10 anni...uno può essere legato piu o meno a quel periodo, ma l' hip hop che c'è ora è quello che detta le norme.
Ma l'Italia è troppo arretrata per esprimere pareri e metri di paragone su cosa è veramente hip hop. Lo accetterei da Nas che è nato nel queensbridge e lo fa da quando era bambino, ma nn posso accettarlo da qualcuno come noi che sta lontano Km e ha conosciuto sta cultura solo dopo anni, facendo parte di una matrice culturale di base completamente diversa...un po' come se un americano venisse a giudicare il nostro calcio o la musica leggera...non può,non ha il background per farlo...
Dusk
Scusa Dusk ma allora non parlare se credi che solo chi e' americano puo' giudicare.. stai facendo un discorso da "italiano" che tu tanto giudichi. Mica a New York sono tutti sapientoni, anzi, per me ne sa molto di piu' un italiano che NE SA, ed intendo uno che ha studiato ed assorbito bene bene sta cultura, e anche se pocchissimi, in italia ci sono... molti negri non sanno manco chi e' cormega o Pete Rock o addirittura Bun B. Non e' che se vivi li sai tutto e quindi il tuo giudizio e' il migliore. C'e' tantissima ignoranza anche li.
ReplyDeleteEsatto, sono d'accordo con te...ma io forse mi sono spiegato male...io sono il primo a dire che sono lontano km e non posso giudicare (l'ho scritto prima) e non ho neanche detto che mi fa schifo il dirty south anzi lo ascolto e ci sono molti artisti validi come T.I., Jeezy, Ludacris....allo stesso tempo pero' non c vuole un genio per dire che un beat fatto con l'mpc (mi auguro tu sappia cosa sia) sara' 100 volte meglio e piu' curato rispetto a un beat fatto con i sintetizzatori e con le piu' avanzate tecnologie..questo era cosi prima è cosi adesso e lo sara' per sempre...io non voglio fare il purista ma è un dato di fatto che se in America non fai un album all'anno dopo 2 anni di asenza ti si scordano..non è questione di fare gli esperti o di fare quelli al passo coi tempi ma sinceramente tra un disco di Bun B e un disco di Paul Wall combiano soltanto i contenuti (anzi gli argomenti so' sempre gli stessi) opure lo stile personale degli artisti....non si puo' dire la stessa cosa di un disco di Nas e uno di Jay-z......
ReplyDeleteJordan
caro anonimo, a parte i toni polemici che io non ho avuto e che tu hai (e che non hai ragione di avere), il mio non è un ragionamento italiano ma è un ragionamento secondo me obiettivo.tantomeno mi sembra di avere giudicato.Forse non mi sono spiegato bene o forse tu non hai capito.
ReplyDeleteLi c'è ignoranza (anche se dubito che non sappiano chi sono i rapper che hai citato), ma li c'è il genere , c'è la cultura "nera", c'è il terreno dove è nato. Chiunque di noi considera l'America come una sorta di Mecca mica per niente.E' la combinazione di questi fattori.
Comunque io chiudo qui tanto la discussione andrebbe avanti per sempre. siamo tutti usciti totalmente fuori dalla discussione di partenza.
Ti chiedo solo di non dire "negri" ma "neri".
Ciao
dusk
Beh Dusk anche tu ne hai un po' di tono polemico, mi hai risposto riscrivendo le stesse cose che ho detto io....in ogni caso chiudo anche dicendo che anche molti artisti tra i quali Nas (il suo ultimo album hip hop is dead lo testimonia), Method Man, Erick Sermon hanno detto le stesse cose che ho detto io, anzi sotto ceri punti di vista hanno addirittura detto che a noi europei ci invidiano perch' ricordiamo ancora le radici di questa musica..icuramente vivere li è diverso che prlare da un altro paese pero' le mie riflessioni sono state formulate partendo da dati di fatto indiscutibili.....non so se questa evoluzione dell'hip hop sia positiva o negativa, io so solo che tra una ventina o tra una trentina di anni sono sicuro che la gente si ricordera' di capolavori come Ready to die o Illmatic....non credo che sara' lo stesso discorso anche per Lil Jon...
ReplyDeleteJordan
Sicuramente l'Hip Hop in america e' vissuto in modo diverso. Negli ultimi 10-15 anni si e' evoluto diversamente. Girano molti piu' soldi ed e' visto come un business. Non si puo' paragonare all'hip hop degli anni '80 o '90 semplicemente perche' erano anni diversi per tutto, non solo per questa cultura. I dischi che uscivano negli anni '80 rispecchiavano la vita degli anni '80...i dischi degli anni '90 rispecchiavano lo stile di vita degli anni '90...Dalla fine degli anni '90 ad oggi l'hip hop ha cominciato a generare un botto di soldi. Ma proprio tanti (meno negli ultimi 2-4 anni). Ed in piu' rispecchia ancora la vita attuale. E la vita di un rapper oggi non e' come lo era negli anni '80 e '90...
ReplyDeleteLa gente dice "l'Hip Hop non e' piu' come una volta"...certo, perche' niente e' piu' come una volta. Tutto cambia, tutto si evolve, tutto rappresenta i tempi in cui viviamo. Se il rap fosse ancora come nel '94 vorrebbe dire che dal 94 ad oggi non ci siamo spostati. Come fa una cultura a non evolvere in 15 anni?! Specialmente una come l'hip hop che e' ancora giovane. Una persona impara la maggior parte delle cose nei primi anni di vita...nei primi 10-15-20 anni. Poi cmq continui ad imparare ed evolverti, ma il grosso e' in quegl'anni. Questa cultura e' ancora molto giovane e continuera' cmq ad evolversi nei prossimi anni, come ha sempre fatto.
Devo cmq dire che sono abbastanza daccordo con il discorso che ha fatto Dusk. Non dico che la gente in Italia non capisce d'hip hop perche' gente che ama questa cosa e segue e s'informa, ecc c'e'....ma nella maggior parte dei casi, ha ragione Dusk nel suo commento ("Però il punto è un altro...."). Uno che vive in america e gli piace molto l'italia, ma la conosce solo tramite quello che vede in tv in america, e' normale che non potra' avere un'idea precisa, ben definita, ecc su come in realta' sia la cultura italiana. E' IMPOSSIBILE. Posso fare tutti gli studi che voglio riguardo alla luna, ma finche' non ci vado non sapro' mai cosa vuol dire stare sulla luna. Mi seguite?
E' vero (anonimo), non tutti in america conoscono tutti gli artisti hip hop, ma cmq conoscere tutti gli artisti non ti fa automaticamente conoscere meglio la CULTURA, la mentalita', ecc. ANZI, e' proprio li che si vede precisamente cos'e' la cultura hip hop. Un pischello e' hip hop senza neanche saperlo! Semplicemente perche' come vive, dove vive, cosa lo circonda, cosa vede tutti i giorni, ecc. Anche se non tutta l'America e' come NY, anzi.
Cmq non vorrei allontanarmi dal discorso iniziale. Ci saranno sempre quelli piu' commerciale e quelli meno commerciali. Sempre. Naturalmente si sentiranno di piu' quelli commerciali, e' logico...ma non sono necessariamente l'esempio che la gente segue. Alcuni si, alcuni no....Lil Wayne ha molti fan, ma c'e' molta gente alla quale non piace. E cmq la roba south non e' proprio hip hop classico, ma cmq e' da considerarsi hip hop. Come anche quello della west coast. Diversi stili di vita portano a diversi stili di musica....
Spero sia chiaro il discorso...vado di fretta ed ho scritto velocemente.